La crozzata del mese
Palma d’oro a Paolo Costa, per l’odierna dichiarazione ripresa dall’ANSA: “stiamo facendo un progetto di recupero lagunare con all’ interno un canale e non viceversa”!
La citazione integrale (ANSA 6 marzo):
“Martedi’ presenteremo le integrazioni sull’ impatto ambientale che ci sono state richieste riguardo allo scavo del canale Contorta e potremo cosi’ dimostrare che stiamo facendo un progetto di recupero lagunare con all’interno un canale e non viceversa“. Lo ha reso noto Paolo Costa, presidente dell’ Autorità portuale di Venezia, a margine dell’ apertura del secondo Green Mobility Show, al terminal 103 della stazione Marittima di Venezia”. E ancora: “Con questo progetto (lo scavo di un maxi-canale per le Grandi Navi, NdR) stiamo implementando il piano morfologico della Laguna, che è fermo da tempo, facendo diventare barene e velme delle nicchie ecologiche, una sorta di ‘nursery’ dove ad esempio far crescere pesci ed altri animali tipici dell’ecosistema lagunare”.
Domanda: da quando in qua l’Autorità Portuale è diventata l’Autorità competente in materia di “recupero lagunare”?
A prima vista, i casi sono tre:
A) il Presidente dell’Autorità Portuale mente sapendo di mentire (quel maxicanale che nessuno di noi vuole ha ben altre motivazioni);
B) il medesimo dice la verità (sugli obiettivi dello scavo) e in quel caso non ha nessuna competenza per occuparsene;
C) con quel progetto di devastare la laguna per poi “ricuperarla”, Paolo Costa è la reincarnazione di quell’Imperatore romano che fece dar fuoco alla città per ricostruirla meglio, dopo l’incendio.
Per chi non conosce la vicenda:
http://iamnotmakingthisup.net/22714/petition-to-halt-the-canale-contorta-solution/